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Giovani attori! Perché evitare di ricorrere alla psicotecnica, specialmente con i bambini.

IL GIOCO DELLE EMOZIONI Giocare a riconoscerle e a gestirle offre ai più giovani il principale strumento di esplorazione e di comprensione di sé stessi e degli altri.

Il metodo applicato nei nostri corsi di recitazione, in termini di rapidità ed efficacia, garantisce risultati quasi sbalorditivi se confrontati con altri percorsi formativi. Già dai primi incontri, nell'emozionarsi a comando, gli allievi comprendono la vastità del loro potenziale comunicativo e creativo.

Ancora più sorprendente è la facilità con la quale i più giovani si impossessano della tecnica. Giocano da subito a ridere, ad arrabbiarsi, ad essere tristi o felici in maniera sincera e genuina, senza alcun ricorso alla psicotecnica. Senza cioè la necessità di utilizzare il loro vissuto. COS'È LA PSICOTECNICA? La psicotecnica è da sempre il principale strumento utilizzato dagli attori per generare l'emozione del loro personaggio. Per far questo, attingono ad un ricordo reale, spesso tragico. Memorizzano le sensazioni che scaturiscono da tale reviviscenza, e le adattano poi alla richiesta scenica.

PERCHÉ ALL'OLISTAGE PREFERIAMO EVITARE LA PSICOTECNICA? Nel caso di emozioni positive in realtà non ci sarebbero problemi: ricordare un lieto evento fa bene e non ha controindicazioni. Ma nel caso di situazioni fortemente drammatiche o tragiche si

hanno sempre effetti collaterali inaccettabili: la causa reale, riportata in superficie, resta a intossicare l'organismo ben oltre i tempi scenici. Il nostro metodo esclude una tale eventualità.


Quando necessario, le emozioni negative vengono riprodotte garantendo le stesse manifestazioni organiche ed espressive. Ma non essendoci cause reali, le sostanze chimiche generate dalla pratica espressiva restano in circolo solo per il tempo della battuta.


L'allievo, specialmente quando è bambino, deve sempre tornare a casa sano e felice.

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